Psicologia della comunicazione: Il linguaggio dei politici e le strategie a cui ricorrono per eludere le domande

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Il rapporto tra gli elettori e i politici è nella maggior parte dei casi mediato dai mezzi di comunicazione di massa.
Uno degli strumenti principali con cui gli elettori hanno modo di informarsi in ambito politico e in merito all'offerta elettorale è l’intervista.
A riguardo sono stati condotti diversi studi che hanno focalizzato l’attenzione sulle strategie linguistiche che possono essere messe in atto nella formulazione sia delle domande che delle risposte.
Tali ricerche hanno evidenziato l'utilizzo di strategie linguistiche sia nel porre le domande che nel fornire le risposte, anche se, a differenza di quanto accade per le domande, le modalità di risposta sono limitate dalla formulazione della domanda.

In un’interessante ricerca Bull e Mayer (1993) hanno analizzato le risposte fornite in otto interviste televisive da Margaret Thatcher e Neil Kinnock durante la campagna elettorale che ha avuto luogo nel 1987.
Prerogativa di queste otto interviste è l'elevata percentuale di non-risposte che si attesta mediamente attorno al 50 percento delle risposte totali per ambedue gli esponenti politici.
Da una prima analisi è evidente quindi che le non-risposte costituiscono una fetta importante dell’intervista.

Di seguito sono elencate le principali tipologie di mancata risposta degli uomini politici alle domande rilevate da Bull e Mayer nel loro studio.
Gli esempi presenti nell'articolo sono stati tratti da interviste fatte a esponenti politici italiani.
Il criterio di selezione degli interventi è dato unicamente dalla maggior chiarezza esemplificativa.
L’obiettivo in questo caso è prettamente quello di evidenziare le diverse tipologie di non-risposta dei politici e a tal fine non saranno indicati i nomi degli esponenti politici che hanno fornito le risposte.
Per garantire la possibilità di consultare le fonti di seguito sono indicate le pagine web da cui sono stati tratti i contributi.
Gli esempi dall’1 al 7 sono presenti nell’intervista consultabile all’indirizzo:
Confronto televisivo tra Prodi e Berlusconi del 03/04/2006.
Per quanto concerne i dialoghi dal numero 8 al numero 10 sono stati tratti dalla seguente intervista: Intervista di Berlusconi a: “In Mezz’ora” del 12/03/2006.
Infine l’ultimo contributo è stato tratto dalla ricerca di Bull e Mayer la cui traduzione è presente nel testo: “Psicologia politica” della Professoressa Catellani.


1. Riconosce la domanda senza rispondere:
Intervistatore: Vorrei cominciare dalla pena di morte, che è diventata, a ridosso del terribile assassinio del bimbo Tommaso, l’ultimo argomento di questa campagna elettorale.
Ora qui c’è uno che è stato condannato in appello per violenza sessuale a sei anni, un altro condannato per aver rapinato un extracomunitario che si mettono insieme, sequestrano un bambino e lo ammazzano.
La pena di morte c’entra poco, bisognerebbe piuttosto chiedersi come mai stavano fuori e come mai stando fuori non erano sorvegliati e cosa si potrebbe fare perché in futuro non succedono fatti come questo.

Intervistato: Il fatto che successo è stato un fatto terrificante, ma la domanda che lei ha rivolto a noi è la domanda che ci siamo rivolti tutti perché non si capisce come ci possano essere queste situazioni in cui chi è già stato condannato è ancora a piede libero e può commettere reati e reati gravi come questa volta.
Ci si deve domandare come mai può succedere e questa credo che sia una risposta che deve dare la magistratura.
Per quanto riguarda la pena che si deve combinare a chi commette dei reati tanto atroci il nostro codice prevede la pena più grave che è l’ergastolo.

2. Attacca la domanda:
Intervistatore: Il grosso dello scontro, al di là degli insulti, si è svolto sul tema delle tasse e poi sul tema della redistribuzione del reddito; cioè il Centro Sinistra sostiene che la politica del Centro Destra ha favorito di più i ricchi e che adesso bisogna limitarne i vantaggi per riequilibrare un po’ verso i poveri.
Allora la questione è: che cos’è un ricco? Chi è un ricco per lei? Per voi, naturalmente; lo chiedo anche a Berlusconi che è uno degli uomini più ricchi del mondo.
Un imprenditore? Un dentista? Un notaio? Uno che ha la terza casa? Uno che ha la barca? Quale barca deve avere per essere considerato ricco?

Intervistato: Non è che si possa dare la definizione di ricco.

3. Ignora la domanda:
Intervistatore: Il grosso dello scontro, al di là degli insulti, si è svolto sul tema delle tasse e poi sul tema della redistribuzione del reddito; cioè il Centro Sinistra sostiene che la politica del Centro Destra ha favorito di più i ricchi e che adesso bisogna limitarne i vantaggi per riequilibrare un po’ verso i poveri.
Allora la questione è: che cos’è un ricco? Chi è un ricco per lei? Per voi, naturalmente; lo chiedo anche a Berlusconi che è uno degli uomini più ricchi del mondo.
Un imprenditore? Un dentista? Un notaio? Uno che ha la terza casa? Uno che ha la barca? Quale barca deve avere per essere considerato ricco?

Di seguito è proposta la risposta data dall’altro intervistato alla medesima domanda il turno di risposta successivo.
Intervistato: La situazione è completamente diversa perché anche qui il candidato Prodi fa queste affermazioni ma l’esercito della Sinistra e soprattutto della Sinistra massimalista, Diliberto e gli altri, la pensa esattamente all’opposto.
Questi signori continuano ad essere convinti che il fine della politica, e quindi il fine di un’azione di un governo, sia quello di ridistribuire il reddito in modo da intervenire con la tassazione, proprio con lo strumento tasse, per far si che possa avvenire questa redistribuzione e ciò che propongono è di rendere uguale il figlio del professionista con il figlio dell’operaio; di togliere cioè al ceto medio e di dare a quella che loro chiamano ancora la classe operaia.

4. Affronta una questione politica:
Intervistatore: Proponete entrambi misure che costano; costa ridurre il cuneo fiscale, costa far pagare meno tasse alle famiglie numerose.
Entrambi dite che non volete aumentare le tasse, anzi dite che le volete ridurre; va bene, facciamo finta di crederci, allora dovete tagliare la spesa, la spesa pubblica.
La spesa pubblica costa, significa ospedali, significa ticket, significa pensioni, Sanità, Ministeri, Enti Locali, tanti, tanti stipendi.
Da dove cominciamo?
Un’avvertenza: parliamo anche di lotta agli sprechi, ma sappiamo che non risolve il problema, lo sappiamo tutti.

Intervistato: Io credo che noi abbiamo dimostrato di avere mantenuto tutti gli impegni di riduzione della spesa; abbiamo aumentato le pensioni ad un milione ottocentocinquantuno mila persone, abbiamo ridotto all’80 percento circa dei contribuenti le tasse da pagare sull’imposta personale, sono con noi 10 milioni in più di cittadini che non la pagano più quest’imposta.
Tutto ciò che avevamo indicato nel programma, nulla escluso, anzi una sola cosa è esclusa: non sono riuscito, perché non ho trovato l’accordo con due partiti della mia coalizione, a ridurre l’imposta più alta dal 43 percento al 39 percento e poi volevo ridurla al 36 e al 33.
Ma abbiamo tenuto fede a tutte le promesse che avevamo fatto, quindi credo noi siamo credibili.

5. Ripete la risposta data ad una precedente domanda:
Intervistatore: Il Papa, coerentemente con il suo ruolo, è intervenuto di recente per ricordare che la famiglia e la vita sono valori non contrattabili per i cattolici, in Italia però esistono da molti anni leggi che consentono a certe condizioni il divorzio e l’aborto; c’è qualcosa, anche un retropensiero, che possa far pensare che nella prossima legislatura queste due leggi, che difendono dei diritti civili della società moderna, possano essere sottoposte a riforma?
Intervistato: Io non credo e comunque non c’è nella Casa delle Libertà nessuna proposta a questo riguardo però mi consenta di ritornare su quello che diceva poco fa Prodi e cioè c’è una sconnessione veramente totale tra le sue affermazioni e la realtà.

6. Afferma o implica che la domanda ha già avuto risposta:
Intervistatore: Avete riparlato di quoziente familiare, avete riparlato di bonus bebè, avete parlato di cuneo fiscale: io vi avevo chiesto prima come e dove volete tagliare per finanziare queste nuove spese?
Allora ripongo in un altro modo la stessa domanda: taglierete i servizi? Taglierete gli stipendi? Avete qualche idea concreta per mettere sotto controllo la spesa sanitaria regionale?
Se no bisogna aumentare le imposte; cioè qualcosa da qualche parte ci deve essere perché abbiamo comunque un debito, su questo sono tutti d’accordo, che pesa come un macigno e insomma…non è che navighiamo nel…

Intervistato 1: Già prima ho iniziato ad esporre la nostra linea.
Intervistato 2: Io prima avevo dato una risposta.

7. Fornisce una risposta incompleta:
Intervistatore: All’incirca abbiamo parlato adesso, si è parlato poco in campagna elettorale, di Mezzogiorno forse si è parlato solo nei comizi, delle città del Sud.
Il Mezzogiorno è un terzo della popolazione ed un quarto della produzione italiana, queste poche cifre indicano l’entità del problema, ma non ha problemi speciali; ha tutti i problemi del paese, tutti insieme e tutti al cubo, però ha una grande risorsa: i giovani, sono tanti e di talento.
Avete un messaggio da dare a questi giovani?

Intervistato: Per il Mezzogiorno noi abbiamo fatto moltissimo, tra l’altro, perché, contrariamente a quello che è successo nel passato, nel piano delle grandi opere, che è uno dei nostri orgogli e che tra l’altro, voglio insistere, dimostra la nostra capacità operativa rispetto ai governi della Sinistra; noi abbiamo movimentato 73 miliardi di euro, 140 mila miliardi di vecchie lire, contro 7 miliardi dei quattro governi precedenti della Sinistra.

8. Risponde con un’altra domanda:
Intervistatore: Diciamo che quello che lei dice è vero.
Intervistato: Mi fa dire qualcosa che può interessare agli elettori?

9. Si rifiuta di rispondere:
Intervistatore: Se dopo cinque anni lei…
Intervistato: No, vorrei invece che lei mi domandasse perché gli elettori devono votare per noi e non per la Sinistra.

10. Attacca l’intervistatore:
Intervistatore: Gli ultimi dati di sviluppo sono allo 0,2.
Intervistato: Non c’entra niente, capisco che lei non sia molto pratica di economia.

11. Si scusa:
Intervistatore: …Non è una delle difficoltà dei conservatori il fatto che il suo modo di governare e di parlare del governo irriti molti elettori?
Intervistato: Beh, mi dispiace se è così, non è nelle mie intenzioni, mi spiace.


Quanto i politici padroneggiano le strategie linguistiche?
Il loro uso influisce sui processi di comunicazione e sull’influenza che le interviste e gli interventi avranno in termini di popolarità e di voto?


Bibliografia:
Bull P., Mayer K., (1993), How not to answer questions in political interviews, in “Political Psychology”, n. 14, pp. 651-666.
Catellani P., (1997), Psicologia politica, Il Mulino, Bologna.


 

 

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9 commenti:

  • Movimento Arancione

    WOW, bellissimo il tuo sito... Non è che ti andrebbe di scrivere qualcosa per il nostro movimento? Saremmo felicissimi di ospitare un tuo articolo!

  • Anonimo

    Ciao,
    ti ringrazio per il complimento. :)

    Riguardo ad una possibile collaborazione credo che sia più opportuno parlarne via e-mail.

    Infine cosa pensi della tematica dell'articolo? Credi che i politici utilizzino delle strategie linguistiche nei loro interventi? Ed in questo caso che siano influenti in termini di popolarità e di voto?

    Psicologica-Mente

  • Movimento Arancione

    Certo che lo penso, e la trovo una cosa molto interessante...

    Mandami una mail su movimentoarancione@yahoo.it ti devo chiedere alcune cose

    Francesco

  • 00n

    Complimenti, gran bella analisi.
    Simone

  • Anonimo

    Ciao Simone,
    ti ringrazio per il complimento; non è stato semplice individuare due interviste che presentassero, senza eccessive frammentazioni, le diverse tipologie di non-risposta ma è stato un lavoro davvero molto interessante.

    Ti ringrazio inoltre per aver espresso il tuo parere riguardo all'articolo; è molto utile per chi scrive.

    Psicologica-Mente

  • Giuseppe Nicosia

    Un articolo davvero molto interessante ed esauriente. Certo che i politici ne sanno una più del diavolo!

  • Anonimo

    Ciao Giuseppe,
    perdona l'attesa nel rispondere, ti ringrazio per il complimento. :)
    E' proprio così; i politici ne sanno davvero una più del diavolo. Inoltre le risposte alle interviste costituiscono la punta dell'iceberg; non solo vi è uno studio approfondito delle modalità di risposta ma l'intera campagna elettorale è strutturata in modo da permettere ai politici di avere il numero di consensi più alto possibile.
    Grazie ancora per l'intervento; è davvero molto utile.

    Psicologica-Mente

  • selly

    COMPLIMENTI l'analisi è veramente interessante!!!!!!!!!!!
    Senti, mi sarebbe piaciuto informarmi anche sulle strategie di linguaggio nella difesa nei dibattiti. Non è che sapresti indicarmi qualcosa di simile alla tua analisi, ma in relazione alla difesa? GRAZIE MILLE

  • Psicologica-Mente Blog

    Ciao Selly,
    ti ringrazio per il complimento.
    Non mi è chiaro cosa intenda per "difesa" nei dibattiti.
    Un testo che potrebbe essere interessante a riguardo è: "Psicologia della comunicazione" di Luigi Anolli; è davvero un ottimo libro.
    Spero ti possa essere utile per approfondire questa tematica.

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